Background dell'ambientazione.

Seattle, Dicembre dell'anno 2019.

La città si è destata come tutti i giorni, pronta ad accogliere tra le proprie vene l'ingente mole del traffico cittadino. Non ci sono stati squilli di tromba quando le delicate dita dell'alba l'hanno accarezzata. Non è accaduto nulla d'insolito quando le sveglie di milioni di abitanti hanno trillato quasi all'unisono. E nessuno ha avuto da ridire mentre prendeva posto in un vagone della metro puzzolente e sovraffollato. Eppure... Eppure nell'aria si percepisce un sentore insolito. Una nota stonata sembra essersi impressa sui volti delle Vacche. È come se qualche folle Lunatico si fosse messo in testa di applicare sui volti dei Donatori un adesivo che rappresenta un cipiglio preoccupato. Persino il lavoratore più indefesso - anche lui, lo squalo finanziario - trova il tempo di dispiegare la prima pagina del giornale e fissare con quello stesso cipiglio il titolo stampato a caratteri cubitali. "Il male venuto da Oriente", proclama lo scaltro articolista. Man mano che s'inoltrano nella lettura, i cipigli si trasformano via via in gesti ferrei... movimenti involontari che esprimono angoscia e incertezza... Sguardi persi nel vuoto Infine, inquieti sospiri.
 Non può accadere a me, è il pensiero che saetta all'interno delle menti delle Vacche. Ti pare che capiti proprio a me?

Dalla cima dello Space Needle, il Principe osserva con sguardo annoiato il profilo fremente della città. Si lascia andare a null'altro che una rapida occhiata, dunque torna a fissare il vuoto. Pensa a quanto costi in termini di risorse e di tempo mantenere il controllo su Seattle. L'Emerald City è uno dei primi bastioni della Camarilla negli Stati Uniti d'America, e fin dalla sua fondazione è stato teatro di una faida incessante. A dire il vero, sono anni che il Sabbat si è rintanato in un silenzio tombale. Un silenzio che non sottintende nulla di buono. Avrebbero colpito di nuovo, era lampante. Ed era solo questione di tempo. Nel mentre, gli Anarchici spuntavano come funghi e ogni tanto eleggevano come proprio dominio uno degli innumerevoli parchi cittadini. Senza chiedere nulla o essere ammessi, avevano la sfrontatezza di prendere per sé prede che non gli erano state designate. Giocavano al gatto con il topo; colpivano, facevano del proprio meglio per non essere individuati e se la filavano soltanto quando si rendevano conto che l'aria non era più respirabile. Molti di loro avevano trovato la propria Morte Ultima al di sotto di un pioppo morente. Altri erano riusciti a svignarsela. Pochissimi erano stati in grado di fargliela sotto al naso, mentre i più erano soltanto convinti di esserci riusciti. Che pensassero ciò che gli pareva. Lui non era di certo il tipo da sprecare tempo a fargli cambiare idea, se non con le azioni. Il tempo... il tempo t'ìinsegna che è completamente inutile cercare di convincere qualcun altro a vedere oltre il proprio naso.

Un'altra situazione da tenere sotto controllo era come sempre il delicato gioco di equilibri che molti chiamano Camarilla. Spesso non c'è nemico peggiore rispetto a quelli che dovresti considerare come Fratelli. Come si suol dire? Parenti... Parenti qualcosa. Gli stupidi modi di dire dei giovani (che a sua volta erano stati ereditati dalle Vacche) non facevano per lui. Comunque, le maggiori rogne stavano provenendo da direzioni affatto scontate: l'Anziano Gangrel premeva affinché gli venissero attribuiti più territori. Aveva addittura fatto richiesta di ammettere un nuovo Infante. Mentre tutti (davvero tutti) sapevano perfettamente che non gli era concesso dato che erano già in sovrabbondanza. Una coterie di Brujah era spuntata all'improvviso, animata apparentemente dal folle desiderio di "fare casino" e "dare una scrollata alle Vacche". Per qualche oscuro motivo (che ovviamente egli riusciva a intravedere) nessuno aveva fatto la voce grossa per esigere che venisse dispersa, nonostante si sapesse benissimo che agli altri Brujah non sarebbe fregato niente se quegli avventati avessero trovato o meno la propria Morte Ultima. Molti avevano anzi consigliato di lasciarli fare, perorando la causa con la vecchia scusa della "valvola di sfogo". Lasciamoli pure sfogare, questi sciocchi mortali. Quei poveri illusi (Feccie in tutti i sensi) ritenevano invero che non ci sarebbero state consueguenze? Evidentemente non avevano studiato storia, oppure erano stati mal istruiti dai propri sire. Inoltre, diversi Malkavian avevano ripreso a manifestare sintomi d'irrequietezza allo stesso tempo, mentre molti Tremere si permettevano gesti che in altri contesti sarebbero risultati a dir poco sfrontati. I bastardi sapevano perfettamente quanto contava la loro presenza in città, quanto fosse importante nel delicato gioco di bilanciamento. Come ciliegina sulla torta, sembrava che un mucchio di coterie di clan a lui sconosciuti avesse scelto proprio quel momento per fargli visita. Quando gli era stato detto chi fossero aveva stentato a credere alle proprie orecchie. Ce n'è davvero tanta di gente strana in giro...

Il Principe si esclude di scatto da quel flusso di coscienza momentaneo. Ha preso già le sue decisioni... anche se in alcuni casi è stato costretto oppure c'è stato qualcuno che le ha prese per lui. Osserva con sguardo svilito il quotidiano che ogni mattina si fa recapitare sulla propria scrivania. Tra le tante alternative, aveva optato per il Seattle Times. "Incubo cinese", titolava il giornale. Si lascia sfuggire un sorriso sarcastico e lo getta con un gesto spazientito nel cestino della carta straccia.

"Dannate Vacche", borbotta. "Sempre ad avere paura della propria ombra..."

---- Mappa Politica

Per la mappa politica, fare riferimento a questa immagine: https://i.imgur.com/CTBrdJY.jpg. Nota importante: la zona di Seattle in questa mappa viene riportata sotto il controllo del Sabbat, quando in verità nelle cronache ufficiali (così come in questa) è sotto l'egida della Camarilla.